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Gortina (1000-450 a.C.)

Sottotitolo
Una città cretese e il suo codice
Autori
Francesco Guizzi
ISBN
978-88-9391-281-5
N. Pagine
196
Anno Pubbl.
2018
Collana
Fondamenti del diritto antico
Numero
4
Materia
Storia del diritto
Product ISBN:  978-88-9391-281-5
17,10 €
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Il testo propone una ricostruzione della storia e delle istituzioni di un’antica città cretese che ha restituito molti preziosi testi epigrafici di contenuto giuridico fra i quali spicca la ‘regina delle iscrizioni’ greche, il Codice di Gortina. Quel testo eccezionale viene presentato in appendice in una nuova traduzione italiana dopo quella ottocentesca di Domenico Comparetti. La prima parte del libro offre una lettura e rilettura delle poche fonti letterarie relative alle fasi più antiche della città, dalla fondazione (fine XI-inizi X sec. a.C.) agli inizi dell’età classica (metà del V sec. a.C., con cenni al IV). La seconda parte muove dai testi epigrafici di contenuto giuridico per delineare istituzioni, società, economia di Gortina. Dalla definizione della cittadinanza e delle sue articolazioni si passa alle principali cariche e ai principali organismi attraverso i quali la volontà dei cittadini si esprime. La società, aristocratica e stratificata, viene studiata nelle sue componenti fondamentali, soprattutto la familiare/patrimoniale cui presta molta attenzione il legislatore. La parte della legislazione gortina (e greca in generale) concerne il diritto familiare. Il Codice e altre iscrizioni gortinie dedicano molta attenzione ai rapporti patrimoniali in tale ambito definendo la linea ereditaria, la distinzione dei patrimoni di marito e moglie (padre e madre), trasmessi separatamente ai figli, la tutela e il controllo della figlia unica orfana di padre, l’adozione. Il breve schizzo sull’economia, infine, cerca di trarre anche alcune conseguenze dalla documentazione epigrafica giuridica, integrata da fonti di tradizione letteraria. Ne risulta l’interazione fra la comunità e l’iniziativa dei privati. La testimonianza del Codice permette di verificare il ruolo della moneta già nella prima metà del V (o fine del VI?) secolo a.C., in scambi e altri aspetti dell’economia. Il dinamismo del sistema avrebbe potuto mettere in pericolo la stabilità dei patrimoni, così alcune norme sembrano tutelarli a garanzia della comunità nel suo complesso.

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